Libri liturgici "puri"?
Nei secoli VI, VII e in particolare VIII si sviluppano e formano le fonti della liturgia che oggi possiamo studiare e leggere nei manoscritti che le tramandano. Si tratta ormai di codici da intendere come libri liturgici in uso. Data questa sommaria collocazione storica della base documentaria, sorgono alcune riflessioni. Una certa letteratura liturgica ha definito questi manoscritti, fonti liturgiche “ pure ”; purezza non testuale, non del patrimonio manoscritto o di una forma liturgica primigenia e intatta ma perché aderenti a una certa categoria “romantica”, e poco attendibile, per indicare le fonti tra il IV e l’VIII secolo specificando una fase storica precedente alla “contaminazione” o “ibridazione” a partire dall’epoca carolingia e a seguire nei secoli successivi. Qui abbiamo due possibilità a. conservare, apprezzare e studiare il patrimonio liturgico che abbiamo ricevuto , con i segni della “vecchiaia” che testimonia il passaggio “meticcio” att...